Fin dai suoi esordi, la fotografia ha conquistato rapidamente il cuore e la passione di molte persone, rivoluzionando non solo il modo di vedere il mondo ma anche la percezione di quest’ultimo. Scattare delle fotografie ha permesso improvvisamente di immortalare la realtà e soprattutto di documentarla e ricordarla, in alcuni casi anche di modificarla attraverso le tecniche di sperimentazione con la luce.
Tutto ciò è facilmente verificabile pensando a quanto la fotografia sia oggi una parte totalmente integrata nella vita quotidiana: se fino a pochi anni fa tutti eravamo in possesso di una macchina fotografica (prima i modelli analogici, successivamente quelli digitali), ora ciascuno di noi dispone di un telefono cellulare o di un tablet in grado di scattare splendide fotografie ad alta risoluzione.
La costante possibilità di fotografare ha creato in noi un desiderio quasi maniacale di dover immortalare qualsiasi cosa, anche la più banale. È così che sono nati e hanno proliferato social media come Instagram, dove praticamente ogni particolare della vita quotidiana dei suoi utenti (dal pasto ai paesaggi, dalle ricorrenze all’aspetto fisico ecc.) viene condiviso e conservato in eterno sulla rete.
Insomma, non possiamo più fare a meno della fotografia, questo è evidente: quasi due secoli fa è entrata a far parte della nostra società e da allora non ha più smesso di evolversi sino a raggiungere l’onnipresenza odierna. Ma sarebbe sbagliato ridurne l’importanza a questo, perché la fotografia è stata anche responsabile di un profondo cambiamento nell’arte della pittura.
C’è un momento preciso della storia ottocentesca in cui i pittori hanno smesso di dipingere la realtà per come essa appariva ai loro occhi. Il motivo di questa improvvisa virata è da ricercare proprio nella nascita della fotografia, che ha improvvisamente creato una netta cesura tra passato e futuro, tra il nostro modo di percepire la realtà con e senza una macchina fotografica.
È stato chiaro sin dall’inizio che tra arte e fotografia sarebbe nato un dialogo fitto e costruttivo, che non vi fossero chance plausibili di ignorarsi a vicenda, seppure per un momento così è sembrato, soprattutto da parte degli artisti più affermati. C’è voluto poco perché cominciasse un percorso di avvicinamento che ha portato inevitabilmente a influenzarsi reciprocamente, con la fotografia che ha finito per cambiare il modo di dipingere dopo più di cinque secoli di tradizione.
Alla luce di quanto detto, ci sembra molto importante raccontare come la fotografia sia nata e si sia evoluta a partire dai primi scatti, così da scoprire non solo le tappe più importanti dell’evoluzione tecnica e artistica, ma anche i momenti di snodo che l’hanno resa un punto fermo del nostro modo di vivere l’esperienza cognitiva del mondo.